Accettazione dei campioni su gestionale
Superato il check-in caso di gestionale interfacciato si verifica la corrispondenza tra i documenti cartacei trasmessi con il campione e quanto accettato dal cliente. In caso di difformità si contatta immediatamente il cliente per chiarire la difformità. Tutti i campioni devono essere accettati sul gestionale J-LAB, in fase di accettazione si stampano la distinta di accettazione e le etichette con il barcode per l’identificazione dei contenitori. Le etichette devono essere poste: su tutti i barattoli, nei documenti di accompagnamento e sulla distinta di accettazione. Sui vetrini per esami citologici non potendo porre l’etichetta viene annotato sulla parte zigrinata del vetro il numero di identificazione del campione e cognome e nome del paziente. I contenitori per istologici etichettati vengono conservati sul carrello pronti per la fase di prelievo. I vetrini per citologici vengono avviati alla fase di colorazione.
Prelievo
Il patologo effettua la riduzione ed il prelievo dei campioni che pone in apposite cassette sulle quali viene immediatamente riportato il numero di identificazione del campione così composto: anno – numero identificativo del gestionale – numero del pezzo. Terminato il prelievo i pezzi vengono riposti all’interno del contenitore di arrivo con formalina ed archiviati. La riserva non campionata viene conservata in modo ordinato per data e numero in apposito locale dove staziona non meno di 30 giorni trascorsi i quali i campioni vengono smaltiti come rifiuti pericolosi potenzialmente infetti.
Inclusione in paraffina e preparazione del vetrino
Il campione in cassetta viene incluso in paraffina, si ottiene così il blocchetto che viene tagliato per la preparazione di uno o più vetrini. Su ciascun vetrino viene riportato il numero del blocchetto e sul primo vetro di ogni serie anche il cognome del paziente.
Controllo di rintracciabilità ed archiviazione blocchetti. Predisposti tutti i vetri per ciascun paziente viene effettuato un ricontrollo della tracciabilità verificando la corrispondenza del numero identificativo posto sui vetri con quello del blocchetto e dei documenti. Predisposti i vetri i blocchetti vengono archiviati in ordine in apposito archiviatore a cassetti (stoccaggio temporaneo). Riempito l’archiviatore i blocchetti vengono posti all’interno di scatole lotti da 100. Le scatole hanno all’esterno l’indicazione del numero del primo e dell’ultimo blocchetto. Le scatole vengono conservate in apposito locale per 10 anni.
Lettura, refertazione ed archiviazione del vetrino
I vetrini preparati vengono letti dal patologo e la diagnosi scritta su apposito modulo stampato dal gestionale. I tecnici predispongono il referto pronto per la firma del patologo. Prima di validare e firmare il referto si effettua un ulteriore controllo della corrispondenza dei dati anagrafici del paziente con i documenti di accompagno. Firmato il referto i vetrini vengono archiviati in apposito archiviatore in ordine numerico e conservati per 10 anni.